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martedì 21 luglio 2015

GRATITUDINE, UNA RISPOSTA PER I SENIOR



Cicerone scriveva che la gratitudine è la madre di tutte le virtù, e la sapienza antica ancora una volta ci offre uno spunto di riflessione valido anche ai giorni nostri.
Provare gratitudine per quanto si è ricevuto dagli altri è infatti una risorsa importante per le persone anziane  e  un fattore centrale che favorisce un atteggiamento aperto e disponibile nei confronti degli altri.
Una conferma di questa affermazione viene da un contributo scritto da Camillo Regalia e Claudia Manzi, membri del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica di Milano, che uscirà sul volume della collana Studi Interdisciplinari sulla Famiglia edito da Vita e Pensiero “L’allungamento della vita: una risorsa per la famiglia, un’opportunità per la società” .
A partire dai dati di una ricerca condotta su un campione rappresentativo della popolazione anziana italiana tra i 65 e 75 anni, gli autori mettono in evidenza come il sentimento di gratitudine che le persone anziane provano per l’aiuto ricevuto dai familiari e dai conoscenti contribuisce a favorire, reciprocamente, azioni  di sostegno e di aiuto a favore di chi l’aiuto lo ha offerto. Ma c’è di più. La gratitudine sperimentata ha un effetto ampio che spinge a prestare il proprio aiuto anche nei confronti di chi non è stato la fonte diretta del supporto ricevuto. Chi è grato si sente più soddisfatto e questa soddisfazione spinge ad avere un atteggiamento e una condotta più attenta alle esigenze sociali.
In definitiva, essere grati non solo fa stare bene, ma contribuisce a diffondere il bene attorno a sé, predispone ad aiutare persone anche non conosciute, e a impegnarsi per la comunità in cui il senior vive.
Questi risultati aprono la strada a interessante implicazioni applicative. La gratitudine infatti non è, come comunemente si crede, una virtù innata, ma una virtù che può essere appresa e insegnata. Lavorare sulla gratitudine,  mettere a punto programmi che la incentivano  può essere quindi una strategia per migliorare il benessere delle persone senior e per incrementare il loro coinvolgimento attivo all’interno dei diversi contesti relazionali e sociali.

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