UA-61445091-1

lunedì 20 aprile 2015

ABITARE COLLABORATIVO - ESPERIENZE A CONFRONTO



“La Corte dei girasoli” a Vimercate – “Cenni di cambiamento” a Milano
Davide e  Andrea Prandin, Giovanni e Vincenza Dell’Orto hanno dato vita, a Desio, ad una testimonianza sul vissuto dell’abitare collaborativo da tre punti di vista differenti: il progetto, il cohouser e l’houser sociale. Davide, architetto, è progettista, direttore dei lavori e project manager dell’iniziativa “La Corte dei girasoli” di Vimercate. Andrea è uno dei promotori, dell’appassionante e faticoso percorso di aggregazione e realizzazione, dell’iniziativa di cohousing “La Corte dei girasoli”. Giovanni e Vincenza sono, invece, abitanti da oltre anno di “Cenni di cambiamento” ubicato a ovest di Milano. "Cenni", per dimensioni, è il più grande progetto di housing sociale realizzato in Europa.
Tutti i testimoni sono accomunati dalla ricerca di nuove forme dell’abitare in grado di soddisfare bisogni latenti ed evidenti di nuova socialità. 

Spazi di condivisione e servizi comuni, forme architettoniche, tecnologie evolute, sostenibilità e stili di vita si fondono armonicamente in un’unica visione dell’abitare. Beni relazionali, benessere, comunità e qualità degli spazi architettonici funzionali al vivere e al condividere.

Dalla narrazione dell’esperienza di Vincenza e Giovanni, abitanti di “Cenni di cambiamento”, è emerso un grande desiderio di condividere, risparmiare, essere parte attiva di una comunità plurale ed inclusiva, dove anche il disagio trova risposte generative. “Cenni” è una fucina di relazioni umane e di attività quotidiane concrete di auto-mutuo-aiuto. Nessuno è sconosciuto a “Cenni”, anche se non si sono scelti come vicini, ma si sono incontrati solo dopo l’ingresso negli alloggi. Tutti, in modi anche diversi, si frequentano, svolgono attività condivise, si rendono disponibili, donano qualche ora delle proprie competenze attraverso la banca del tempo: curare il giardino, curare i bambini, creare spazi mamma bambino, gestire cineforum, promuovere forme di micro-artigianalità, fare educazione informatica e gestire gli acquisti solidali. Gli arredi delle cucine, ad esempio racconta Vincenza, li hanno acquistati insieme. Quindici cucine di qualità scontate del cinquanta percento: non male per giovani coppie che devono mettere su casa! La frutta e la verdura  quaranta famiglie, la ricevono direttamente dal produttore. “Cenni”, inoltre, diventa sempre più il luogo di riferimento anche per gli abitanti del più ampio quartiere, della verde zona di San Siro.

Andrea, invece, finalmente in vista del prossimo ingresso nella residenza della “Corte dei girasoli” a Vimercate, racconta della complessa e avvincente avventura della costituzione della cooperativa di cohouser. Racconta di come hanno fortemente voluto, per quasi nove lunghi anni, scegliersi, condividere, co-progettare il luogo della loro vita. Di come si sono incontrati, hanno discusso, partecipato. Della necessità di essere facilitati da un interlocutore esterno, non coinvolto direttamente. Avere un “riferimento competente, con il senno di poi per Andrea, avrebbe facilitato il percorso di avvicinamento alla meta. Dal racconto è emerso, sopra ogni cosa, la forte determinazione verso l’obiettivo.
Costruire il consenso è come scalare una montagna: la difficoltà nel percorso di attacco, il ritmo della camminata, l’enorme fatica del tratto finale. La natura, la vista, l’aria e la gioia della cima diventano, solo a quel punto, esperienze impareggiabili per chiunque fosse in grado di raggiungerla.
Come in ogni avventura umana non tutti riescono a immaginare e pregustare l’autentica bellezza dell’arrivo e tanti si fermano. Chi alla prima difficoltà, chi per scarsa convinzione e chi per mancanza di ossigeno. La metafora della scalata è la stessa del cohousing: tanti lo sognano ma non tutti sono determinati allo stesso modo nel realizzarlo. Dall’incontro sono emerse preziose indicazioni sull’attrezzatura e le dotazioni per affrontare la scalata, ma anche e soprattutto la bellezza della vetta.
"Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna viene scalata." (Gabriel Garcia Marquez)

Antonio D’Ovidio

Nessun commento:

Posta un commento